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L'Ulivo, dono di Dio ai suoi figli.

L'ulivo con le sue olive ed il suo olio è fonte di nutrimento del corpo, ed dello spirito.



Non a caso il nome del figlio di Dio è Christos, cioè unto. Egli, infatti, è unto dell'olio del Padre Suo; il Signore!
Nel libro del profeta Osea, il Dio di Israele (che poi è lo stesso di quello dei cristiani), identificava in natura la figura di Dio a quello dell'albero di ulivo, che produce buoni ed utili frutti.
E Gesù, per noi cristiani, essendo figlio di Dio, è anche unto del succo del suo buon frutto. Gesù amava passare il suo tempo tra gli ulivi, lo dice il Vangelo:
"Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani del Monte degli Olivi, e disse ai discepoli: Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare” (Matteo 26:36)"
L'olio, le olive ed i rami di ulivo sono usati in molte manifestazioni cristiane. Nella Pasqua come segno di pace e resurrezione, nell'unzione degli infermi, nella Cresima ed in molte altre occasioni.
Viene usato anche per altre manifestazioni più laiche ma comunque legate alla religione cristiana. Ad esempio da molti secoli, con l'olio di oliva del Getsèmani, vengono consacrati Re e famiglie nobili.
Nell'incoronazione di Sua Maestà il Re Carlo III d'Inghilterra, l'olio usato per ungere il suo capo, è stato prodotto vicino a Betlemme, luogo di nascita di Gesù. Betlemme è anche città natale di Davide, il secondo re di Israele, dove lì fu unto re da Samuele.
L'unguento di Carlo III proviene da olive rigorosamente raccolte nel Monte degli Ulivi, presso il Monastero di Maria Maddalena e il Monastero dell'Ascensione. E sono state consacrate da Theophilos III, e dall'Arcivescovo anglicano di Gerusalemme, Hosam Naoum.

(di Mauro Gaudino © - copyright 2024)

 
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